Un piccolo tavolo firmato

Giuseppe MaggioliniTavolino
Legno di noce, abete e ciliegio intarsiato in palissandro, bois de rose, mogano, bosso, acero e altri legni non correttamente identificabili, cm 75x61x41
Collezione privata

Bibliografia:
Mostra commemorativa di Giuseppe Maggiolini, catalogo della mostra (Milano, Museo di Milano, novembre / dicembre 1938), Milano 1938, pp. 38-39

La celebre Mostra commemorativa dedicata a Giuseppe Maggiolini[1], allestita nel 1938 nell’allora Museo di Milano prezzo Palazzo Sormani, sancì la consacrazione novecentesca del celebre ebanista, punto di partenza, e di riferimento, per gli studi a venire. Molti i mobili allora esposti, il catalogo ne conta 117, provenienti per lo più da collezioni private. Non tutti però sono oggi noti alla storiografia poiché le tavole riproducono solo una parte degli arredi esposti per l’occasione. Il tempo, però, regala alcune sorprese. E’ il caso di un tavolino di recente riscoperta, del tutto corrispondente al mobile descritto al numero di catalogo 51.

“Tavolino con cassetto in noce intarsiato in noce d’India, bosso, legno rosa, acero. Nel piano, ovale con violino e sparito con firma MAGGIOLINI; ai lati di esso ampie volute d’acanto, il tutto entro bordura rettangolare di punte d’acanto. Nelle fasce lateriali, volute a grottesche. Gambe troncoconiche scanalate con gola e colletto intarsiato, piede a palla. 74x61x41.
Espositore, Sig. Gasparini e Boech Roma”[2].

Si tratta di un arredo ben conservato e documentato nel fondo dei disegni di bottega. Le quattro gambe in legno di ciliegio, tornite e scanalate terminano superiormente con capitelli intarsiati. I piedini sono sfere schiacciate anch’esse intarsiate. Piccole mensole raccordano le gambe al corpo del mobile. Un fianco ospita un ampio cassetto estraibile. Sui pilastrini angolari sono intarsiati crateri dai quali dipartono cespi fogliacei e le fasce, bordate da un’impiallacciatura diagonale in bois de rose, sono decorate da riserve, incorniciate da filettature, in cui trovano posto fregi con piccoli girali fogliacei in legno chiaro su fondi di palissandro.

Anche il piano è bordato in bois de rose e centrato da un’ampia riserva rettangolare in oscuro palissandro. Sui due lati corti spicca un intarsio di bel disegno con ampie volute fogliacee in legno di bosso del quale non si conservano disegni preparatori. Al centro, entro una riserva ovale bordata da una cornice a piccole foglie ricorrenti, su di una campitura in legno di mogano è intarsiata l’Allegoria della musica composta da un violino, un archetto, e uno spartito dai fogli svolazzanti. Nel Fondo dei disegni di bottega si conserva un disegno (Inv. C 51)[3] eseguito e firmato da Giuseppe Levati, già utilizzato per un tavolo da gioco oggi conservato presso le Civiche Raccolte d’Arte del Comune di Milano, senza dubbio uno dei più bei disegni ad acquerello dell’intero Fondo. Per l’intarsio al centro del piano Maggiolini ne semplifica il modello, limitandosi al motivo centrale. Mancano alcuni elementi musicali, il nastro svolazzante, i rami d’alloro, la panoplia con lance e frecce. Altri due disegni dello stesso soggetto si conservano nel Fondo (Inv. C 203 e C 210)[4], derivazioni eseguite da un collaboratore di bottega.

Giuseppe LevatiModivo decorativo con attributi della Musica. Grafite, penna e acquerello su carta bianca, mm. 252×542. Milano, Gabinetto dei disegni delle Raccolte artistiche del Comune di Milano, Raccolta Maggiolini, Inv. C 51

Fatto raro per i mobili di Giuseppe Maggiolini, unico per un tavolino, è poi la piccola firma che l’ebanista incide a bulino nell’angolo di un foglio dello spartito musicale. Di questa tipologia di tavolino, rettangolare con cassetto laterale, alla stessa mostra commemorativa furono esposti altri due esemplari, ben noti alla storiografia. Il primo è un tavolo eseguito per un esponente della famiglia Borromeo e nel 1938 in collezione Cattaneo di Proh (Cat. Tav. 26)[5]. Il secondo (Cat. Tav. 25)[6], il più bel mobile di questa tipologia oggi noto, si conserva presso una collezione privata milanese.


[1] Mostra commemorativa di Giuseppe Maggiolini, catalogo della mostra (Milano, Museo di Milano, novembre / dicembre 1938), Milano 1938 [2] Ibidem, pp. 38-39 [3] G. Beretti, A. Gonzáles-Palacios, Giuseppe Maggiolini. Catalogo ragionato dei disegni, Milano 2014, pp.253-255 [4] Ibidem, pp. Xxx [5] Mostra commemorativa di Giuseppe Maggiolini, catalogo della mostra (Milano, Museo di Milano, novembre / dicembre 1938), Milano 1938, p. 41, Tav. 26. Si veda anche G. BerettiGiuseppe e Carlo Francesco Maggiolini, l’officina del Neoclassicismo, Milano 1994, pp. 98-101 [6] Ibidem, pp. 40-41, Tav. 25. Si veda anche G. BerettiOp. Cit., Milano 1994, pp. 102-105

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