Studi in Laboratorio

Il mobile italiano, libro che ha preso spunto dal corso sulla storia del mobile italiano che ho tenuto per alcuni anni per gli studenti della laurea magistrale in storia della critica d’arte dell’università Statale di Milano, nei prossimi mesi vedrà finalmente la luce.
Lascia dietro di sé una quantità sterminata di materiale di ricerca, riguardante il mobile italiano dalla seconda metà del Trecento sino alla metà dell’Ottocento, che non sono confluiti nelle quasi seicento pagine del libro. Volumi acquistati on-line per leggerne poche righe, centinaia di Pdf di studi scaricati dal web, materiale fotografico reperito sui siti on-line di musei di tutto il mondo, qualche migliaio di fotografie fatte girando l’Italia con la macchina fotografica a tracolla.
Mi dicono, e credo sia vero, che tutto ciò meriti un riordino. Con Alessandro Wegher, già mio studente di quelle lezioni che ora pazientemente mi assiste, abbiamo pensato che la cosa migliore da fare sia di impegnare alcune ore al mese dando una forma condivisibile al materiale più interessante – a volte anche solo curioso.
Così nasce Studi in laboratorio, digital review che avrà una cadenza mensile sotto forma di Newsletter del sito LaboratorioBeretti. Lo abbiamo chiamato Studi in laboratorio perché tutto questo lavoro è nato tra le mura del laboratorio di restauro, che, dopo la pandemia, con Serena Clemente, è anche diventato sede della galleria inOpera, che continua ad aggiungere materiali e pensieri per nuove ricerche.
Riordinare tutto ciò è un lavoro impegnativo, che vale la pena di essere condiviso con le molte persone appassionate della storia del mobile d’arte che ci seguono, disponibile al prosieguo degli studi in Open Access.

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